lunedì 16 agosto 2010

Diritti civili, diritto di baciarsi e lotta all'omofobia
(Audaci baci in spiaggia, la nuova soap estiva 4° puntata)

Riassunto delle puntate precedenti.

Arcigay denuncia che due ragazzi sono stai cacciati dallo stabilimento (?) Settimo Cielo di Capocotta perchè tre bagnanti erano infastiditi dai loro baci.

Il chiosco di Settimo Cielo (nella persona del suo gestore Valerio De Santis) smentisce su Facebook e dice che non si trattava di baci ma di qualcosa di più  e di non averli cacciati ma consigliato loro di farsi più in là.

Arcigay pubblica una lettera aperta (come quella del gestore di Settimo Cielo) che sembra tanto un comunicato stampa, nel quale si ribadisce che loro due (è uno dei due ragazzi a parlare) si stavano solo baciando e che le tre persone infastidite erano etero.

Intanto  la rete rumoreggia. Da più parti ci si chiede com'è possibile che in una delle spiagge più rinomatamente gay di Capocotta  ci possano essere delle persone che si scandalizzano per dei baci gay o che i gestori possano trattare così male la categoria di clientela che la frequenta di più.
Domande legittime che Arcigay prende subito come attacco alla sua credibilità. Soprattutto ci si chiede come mai Marrazzo abbia sentito solamente i due ragazzi e non abbia mai parlato col gestore del chiosco che il giorno dopo dà dei fatti una versione differente. e comunque perchè dare per scontato i fatti quando c'è ancora una procedura legale in corso. Descrivere Settimo cielo come posto omofobo non fa bene alla cooperativa che lo gestisce...
E' una guerra aperta tra chi, in Arcigay, mal sopporta domande, magari nate dallo sgomento della notizia, trasformandole subito in vili attacchi contro se stessa e dunque contro il movimento glbt (assumendosi una rappresentanza che mai nessuno gli ha riconosciuto: se io attacco Arcigay non vuol dire che attacco la comunità attacco solo Arcigay...)  e chi invece rimanda queste accuse al mittente e vuole solamente capire bene una storia che ha troppe zone d'ombra.

 Tutti hanno posto delle domande. Queste sono le mie.

1) Perché arcigay fa passare più di 10 giorni prima di emettere il comunicato stampa?

2) perchè nel comunicato stampa si parla di Stabilimento (in muratura) quando quello del Settimo Cielo è un chiosco costruito interamente in legno? (si parla anche di lido di ostia e non della spiaggia libera di capocotta...)

3) I gestori del settimo Cielo non sono i proprietari in concessionaria della spiaggia che è una spiaggia libera, quindi a quale titolo i medesimi possono chiedere a chicchessia di allontanarsi?

4) Per quale motivo i due ragazzi chiamano la polizia? Per essere stati cacciati via, non riconoscendo ai gestori quel potere, o per stati vittima di omofobia  (che in Italia non è reato)?

Per tacere del consiglio che Arcigay dava al gestore di dissociarsi e rivalersi col suo dipendente (consiglio davvero da compagni) subito cassato quando il gestore ha risposto per le rime...

Sono domande che ancora non hanno risposta, e che non sono fatte contro Arcigay ma per capire una storia poco chiara.

Se Arcigay è davvero in buonafede non capisco perchè deve prendersela tanto.
Purtroppo invece quel che accade fa temere il contrario.
Chi non cede ciecamente a quel che dice Arcigay è contro la veirtà e contro il movimento (ma davvero?). Pare di sentire Berlsuconi chi non è con me è contro di me...

Ieri compare sulla bacheca Facebook di Carlo Guarino (Arcigay)  e sul sito di Aurelio Mancuso Gayfreedom una lettera dell'avvocato Poletto che sta seguendo il caso dei due ragazzi, che si difende dalle accuse di chi voleva che lui si informasse meglio e parlasse col gestore del "Settimo Cielo".
Nessuno parlava dell'avvocato però, tutti parlavano del presidente di Arcigay Marrazzo.

Excusatio non petita accusatio manifesta... 

Infine il 13 (ma io lo vengo a sapere solo oggi) arriva su youtube, postata da Arcigay, l'intervista che uno dei due ragazzi rilascia a radio popolare.



Allora.
Due ragazzi si baciano, tre ragazzi dietro di loro si infastidiscono e invece di dire direttamente  a loro, i vostri baci ci infastidiscono,  vanno a lamentarsi al chiosco che manda un addetto che dice ai due ragazzi dovete andarvene.
Invece di cercare un chiarimento coi tre ragazzi infastiditi i due vanno dal gestore a dirgli caccia loro che sono omofobi e chiedi scusa.
Il gestore, che non ha visto i fatti crede alla versione dei tre ragazzi cioè che si sono baciati e dunque devono andare via.
La versione dei tre ragazzi?
Cioè una versione diversa?
Allora non si tratta di baci ma di qualcos'altro.
Ma il ragazzo non parla di doppia versione, accusa il gestore di allontanarli per dei baci. Allora perchè si distingue la versione se tutti hanno sempre e solo parlato di baci?

I due respinti chiamano i carabinieri, cioè no, la polizia che prende le generalità di tutti, e solo allora, per pararsi il culo, secondo l'intervistato, il gestore dice che i due ragazzi non si stavano solamente baciando.

Pararsi il culo di che?

Il gestore poteva benissimo dire la verità: Ho chiesto loro di andarsene perchè si stavano baciando e altri clienti si sono lamentati.

A meno che, come dice il gestore nella sua lettera aperta, gli è stato riferito che i due ragazzi non si stavano solo baciando.
Allora ha senso la frase dell'intervistato il gestore pur non conoscendo i fatti ha creduto alla versione dei tre ragazzi. Altrimenti non si capisce...

Poi l'intervistato parlano coi tre infastiditi che dice a lui e al suo ragazzo andatevelo a prendere in culo in un'altra spiaggia, una più adatta a voi (più di Settimo Cielo?!?!) e questo davanti al gestore i quale, invece di difenderli, non dice nulla.
Dopo il ragazzo dice di aver chiamato la polizia.

Ma quando la chiama 'sta polizia? Non si capisce.

Prima dice di averla chiamata dopo che il gestore, credendo alla versione dei tre ragazzi ha intimato loro di andarsene.
Poi di averla chiamata dopo che, confrontatisi coi tre ragazzi infastiditi, questi li hanno insultati davanti al gestore senza che questi intervenisse in alcun modo a difenderli
Adesso dice che i tre ragazzi li hanno isultati mentre la polzia stava arrivando evidentemente già chiamata...
Fossimo in un telefilm di quelli ambientati nei tribali ci sarebbero elementi sufficienti per inficiare la veridicità del teste...


Quandunqe la polzia sia arirvata o sia stata chiamata il racconto dell'intervistao non coincide col comunicato stampa di Arcigay che fa intendere come le forze dell'ordine fossero intervenute per riportare la calma.

Poi arriva il capolavoro berlsuconiano
L'intervistato dice di aver chiesto al gestore delle scuse ammettendo che se il gestore gliele avesse fatte avrebbe richaimato al polizia dicendo di lasciar perdere...

Quindi la polzia va scomodata e disturbata per una lite tra etero e froci...? (mi hai detto checca. Chiedimi scusa. No. E io chiamo la polizia!)

Se c'è un reato anche uno ancora inesistente di omofobia va perseguito, sempre, in ogni caso. Non patteggiato con delle scuse. Scuse di che poi? Di aver creduto alla versioen dei tre inafstiditi etero? Di non averli difesi quando quelli li hanno insultati o di aver cercato di cacciarli dalla spiaggia in seguito alle lamentele di altri avventori?
La terza accusa è  gravissima e se è vera il gestore si merita la galera altro che fare delle scuse. Anzi la revoca della licenza così nel culo se la prende lui...

Quando la giornalista chiede ragione della versioni differenti del gestore (non baci ma molto di più) il ragazzo dice
1) che il gestore non ha visto nulla ma si è fidato di quanto detto dai tre infastiditi (che ha precedentemente detto si sono lamentati per i baci) e poi dice che il gestore ha cambiato versione per giustificarsi con la polizia.
Giustificarsi di che? Se la polizia avesse creduto alla versione del gestore la denuncia scattava per i due cacciati per atti osceni in luogo pubblico mentre è uno dei due cacciati ad aver sporto denuncia...

E poi aggiunge che la giustificazione serviva perchè essendo quella una spiaggia notoriamente gay essere cacciati solo per un bacio come giustificazione non avrebbe retto.
Capite la mentalità da ghetto? Se mi do un casto bacio al Kursaal di Ostia è comprensibile se qualcuno si inalbera se mi do lo stesso bacio a una spiaggia notoriamente gay no.
Io dico che se si tratta di un bacio casto posso darmelo dovunque.
Non solo in un ghetto. A meno che la consapevolezza di trovarmi nel ventre di vacca di una spiaggia gay non faccia diventare bacio qualcosa di diverso da quello che mi darei al Kursaal.

Infine l'intervistato ribadisce che il gestore ha preso per buone le lamentele dei tre ragazzi. Preso per buone vuol dire che non sono vere.
Allora i tre ragazzi si sono inventati la loro lamentela. Ma cosa si sono inventati? Che i ragazzi si stavano baciando (come afferma l'intervistato i tre ragazzi hanno riportato al gestore) o che stavano facendo qualcosa di più? Se il gestore ha creduto alla loro versione vuol dire che quella è falsa. La denuncia dovrebbe partire anche per i tre ragazzi infastiditi, per diffamazione, perchè denunciare solamente il gestore che, pure, ha la colpa di aver creduto alla versione dei tre ragazzi?
Eppure l'intervistato dice che al gestore è bastta la lamentela per dei baci a farli scacciare...
Insomma.. dove sta la verità?


Io credo che i due ragazzi non si siano limitati al bacio forse qualche carezza spinta, magari un'erezione sotto il costume, insomma qualcosa di osé ma ancora nella legalità e che questo abbia potuto infastidire i  tre ragazzi che sono andati a lamentarsi magari calcando la mano.
Lo sbaglio sta nella linea di accusa scelta dai ragazzi  (o da Arcigay?) accusare il gestore di omofobia, e non di averli cacciati dalla spiaggia senza averne il diritto, qualunque cosa avessero fatto (perché anche si stessero spompinando davanti dei minori il gestore non ha il potere di scacciarli essendo quella una spiaggia libera ma solo quello di chiamare le forze dell'ordine...). Infatti il gestore dice di non averli scacciati ma invitati ad andare là dove tutti gli altri fanno i porci comodi loro...

Perché il gestore ha creduto ai tre ragazzi infastiditi (ma non cera anche una donna?)?  Perché sa, come tutti quelli che frequentano il buco, che in quel lido (e non solo al Settimo Cielo) si vede (si fa) un po' di tutto: uomini  a cazzo dritto che sventola sulla cima delle dune (dove sarebbe vietato andare perchè quella spiaggia è una riserva naturale, grazie a quei conservatori del wwf che si accontentano di recintare pezzi di verde poco importa se tutto intorno è cementificato e inquinato...), massaggiatrici che fanno seghe a clienti solitari, uomini che si smanettano guardando più o meno da lontano la bella ragazza di turno. Ma tutto questo avviene lontano dal chiosco non nelle sue vicinanze dove se ci si limita a un bacio davvero non dà fastidio a nessuno.

Ripeto non so cosa sia successo al settimo cielo ma il racconto del ragazzo è vago, contraddittorio, surrettizio, allusivo. E quel patteggiamento se mi chiedi scusa richiamo la polizia e dico di non intervenire mi sa tanto di abuso delle forze dell'ordine che hanno ben altri reati da impedire.
In ogni caso il tono d'allarme con cui Arcigay denuncia questi fatti è controproducente alla causa, innescando la classica reazione boomerang del ragazzo che dice al lupo al lupo  che qualunque esperto in comunicazione o in denuncia politica saprebbe valutare.

E poi perché approntare un linciaggio mediatico del Settimo Cielo prima che si sia accertato se c'è stato un reato e quale davvero è stato?

Ad essere esperti, appunto.