mercoledì 4 agosto 2010

Queer Blog: post infelice ed ecolalie tra i commenti

E mentre mi accingevo a rispondere a un post politico apparso su Queer Blog (cliccate qui per andare al mio post su quel post) incappo in quest'altra notizia.

India: si studiano preservativi speciali per i gay

Un recente rapporto ONU in merito ha evidenziato come tra gay e bisex indiani stia aumentando il contagio da HIV/Aids per via di uno scarso uso del preservativo (ricordiamo che l’India ha depenalizzato l’omosessualità lo scorso anno). Pare che i preservativi in vendita normalmente (nati per il rapporto vaginale) creino diversi disagi per il sesso anale, primo fra tutti la minore lubrificazione. È così che si sta studiando un preservativo specifico per i gay con molto più lubrificante. A detta di un dirigente del National Aids Control Organisation:
“Vogliamo determinare un cambiamento nelle abitudini comportamentali di degli uomini gay, il che è un po’ difficile perché costituiscono un gruppo chiuso che non risponde bene alle sollecitazioni esterne. Per questo abbiamo pensato di fare una campagna con persone famose, nella speranza che funzioni”.
Ovviamente il preservativo – che sarà commercializzato con il nome di Spice Up – non sarà solo a uso e consumo dei gay, ma di tutti quelli che vorranno fare sesso anale.
E voi avete fatto una buona scorta di preservativi e lubrificante per l’estate?

La notizia riguarda il coito anale e non i gay. L'equiparazione tra pratica sessuale e orientamento sessuale è di vecchia data (almeno dai tempi dell'HIV i>peste dei gay) ma che stia stretta anche all'autore del post è chiaro quando questi, in chiusa di post, scrive
Ovviamente il preservativo – che sarà commercializzato con il nome di Spice Up – non sarà solo a uso e consumo dei gay, ma di tutti quelli che vorranno fare sesso anale.
Ecco una categoria da abbattere, una rivoluzione del pensiero che scardini le pratiche sessuali dall'orientamento sessuale e questo per varie ragioni:
1) Non tutti i gay usano il coito anale
2) Non tutte le persone che usano il coito anale sono gay (o uomini)
3) Ci sono uomini eterosessuali cui piace la stimolazione anale con dita  e oggetti
4) Last but not Least il coito anale è praticato anche dalle donne!

A questo proposito però, tra i commentatori del post di Queer Blog, oltre a persone evolute che criticano il titolo peregrino c'è anche chi difende a spada tratta autore del post e titolo adducendo queste argomentazioni.

Il sesso anale, anche se lo fanno gli etero, è una pratica prettamente omosessuale, dato che non hanno altro da fare in materia … quindi è il minimo che si punti a quel mercato … io non ci vedo niente di male. Anzi …

Siamo in piena fallocrazia, patriarcato, maschilismo e misoginia. L'unica penetrazione che una coppia di uomini può usare è quella anale dunque questa pratica è prettamente gay. Come se il coito sia assolutamente l'unica cosa che si può fare col pene. Come se il coito sia l'unica cosa che si può fare col proprio ano.
Figuriamoci per le donne. quelle lesbcihe non eistono perchè lì non c'è pene per fare il coito dunque non fanno sesso. Le donne hanno comunque la vagina quini non venissero a rompere... Il coito anale è solo quelo gay.
Una mentalità così maschilista che la ritroviamo già 1900 anni fa in uno dei più famosi epigrammi di Marziale (40-104 d.C.).
Nel culo di un ragazzo m'hai scoperto,
moglie, e mi fai severe reprimende,
sostenendo che un culo a te non manca.
E Giunone lo disse spesso a Giove,
ma quello in letto sta con Ganimede
non più ragazzo. Invece del suo arco,
Hyla incurva il Tirinzio, eppure natiche
Mégara, la sua sposa, possedeva.
Dafne fuggente tormentava Apollo:
un ragazzo di Sparta il fuoco estinse.
Non negava Briseide la sua schiena,
ma preferiva Achille aver più appresso
l'amico imberbe. Dunque non dar nome
maschile, moglie, a quanto laggiù celi:
non c'è culo, là sotto, ma due fiche!
(Marco Valerio Marziale, Lapidi e amori 111 epigrammi, traduzione di Luciano Parinetto, edizioni Stampalternativa  Roma 1991 p. 115)

Un pensiero fascista (quello del commentatore, non di Marziale), nazista, ridicolo, discriminatorio delle donne e degli etero, velleitario e (posso scriverlo?) idiota.
Come se non bastasse qualcuno cerca di darne una spiegazione anatomica:
con la differenza che agli uomini ricevere sesso anale provoca veramente piacere (gay o meno), mentre alle donne non proprio dal momento che sono sprovviste di prostata…il piacere lo provoca solo a quei gay repressi che hanno per mariti che mettono così in pratica gli insegnamenti di Nicolosi, Povia e Luca di Tolve
Quindi non solo le donne non hanno culo ma doppia fica ma non si azzardassero comunque ad usarlo perché tanto loro non godono perchè non hanno la prostata.
Lascio ogni commento a chi legge (o vomita?). L'errore qui è attribuire l'orientamento sessuale non già al partner con cui si fa sesso ma alle pratiche sessuali che compi. Un'errore grossolano. Meglio, un modo ideologico di vedere le cose. E visto che non esiste un modo di vedere le cose non ideologico, una ideologia sbagliata che distorce la realtà.
Infine, se è vero che questo preservativo speciale per gay deve davvero servire a non diffondere l'hiv allora bisogna produrre anche preservativo per il coito orale, che non siano niente affatto lubrificati e che non sappiano di gomma ma di qualcosa di meno schifoso... Primo perchè l'hiv non si propaga solamente col coito (vaginale o anale che sia) secondo perchè non c'è solo l'hiv...


Se ci facessimo più seghe reali e mento pippe mentali?


Queer Blog contro l'Arcigay, ma che c'entra Vietti?

Leggo su Queer Blog Arcigay contro il Csm: Michele Vietti non è (l’unico) omofobo, un post alquanto strano di Giovanni Molaschi.

Il post esordisce dicendo:

La raccolta firme di Arcigay contro Michele Vietti, l’esponente politico dell’Udc promosso alla vice-presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, rappresenta l’inadeguatezza delle associazioni omosessuali italiane.
Invece di pronunciarsi contro gli esponenti politici, anche dell’opposizione, che hanno sostenuto la candidatura di Vietti Arcigay ha criticato solo l’uomo.
Questo non è vero. L'appello critica il politico non l'uomo come persona.

Con le dovute proporzioni, nella vicenda Vietti, Arcigay si sta comportando come un pubblico televisivo che invece di protestare contro un sistema giudiziario opinabile pone la proprio attenzione sulla barbarie commesse da un criminale che agisce impunito perché può permetterselo.
La petizione  è rivolta allo stesso Consiglio Superiore della Magistratura e spiega alcuni dei motivi per cui Vietti non può essere eletto (e non promosso come dice il post) alla carica più importante del CSM (il Presidente della Repubblica Presiede ma chi dirime le questioni  è proprio il Vice). In questo la petizione (che ho firmato e vi invito a fare altrettanto) è talmente chiara, politicamente, che le pregiudiziali sollevate non essendo solamente quelle sull'omofobia, mi hanno indotto a pubblicarla non qui su Elementi di cirtica ma sul mio blog generalista paesaniniland.


Che la petizione sia chiara non ci son dubbi, basta leggerla:

Illustrissimi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,

lunedì prossimo vi accingete ad eleggere il vostro Vice-Presidente, carica importante che deve garantire quella separazione e indipendenza dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) posta a fondamento della nostra Costituzione e a salvaguardia della nostra Repubblica.

Per questo, come cittadini, ci sentiamo in dovere di porre alla Vostra attenzione la richiesta di non eleggere l’Avv. Michele Vietti.

Il neo consigliere - al quale va la stima e il rispetto che si deve portare per tutti i componenti di un organo sì fondamentale – non possiede le necessarie caratteristiche istituzionali per rivestire il suddetto ruolo.

Michele Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III. E’ uno dei padri della depenalizzazione del falso in bilancio, legge grazie a cui il premier ha evitato una condanna per i processi “All Iberian” e “Consolidato Fininvest”, in quanto “il fatto non costituisce più reato”. E’ stato altresì il promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l’ideatore del legittimo impedimento, norma che blocca i processi per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per i Ministri tutti.
Solo a questo punto vengono addotte le motivazioni di parte
Il Michele Vietti deputato è stato il primo firmatario della pregiudiziale di costituzionalità che ha affossato la legge Concia contro l’omofobia. Nella pregiudiziale, l’orientamento sessuale viene esplicitamente confuso con pratiche sessuali quali l’incesto, la pedofilia, la zoofilia, il sadismo, la necrofilia e il masochismo. In base a tale illegittimo accostamento, l’introduzione di un’aggravante per i reati motivati dall’orientamento sessuale della vittima avrebbe significato, secondo Vietti, dare il via libera ad una protezione speciale delle suddette pratiche (incesto, pedofilia, etc). A qualunque persona, anche priva di nozioni giuridiche, non sfugge la falsità e l’offensività verso milioni di cittadini italiani di questa posizione. Essere omosessuali è una condizione personale; commettere un abuso sessuale su un minore è un crimine giustamente punito dalla legge.

Oltre a non sapere e/o voler distinguere tra orientamenti sessuali e reati, Michele Vietti s’è dimostrato incapace di rispettare il diritto di manifestazione sancito dalla Carta Costituzionale, laddove ha espresso una totale contrarietà a che si tenesse il corteo nazionale dell’orgoglio lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans) nella città di Torino, nel 2006.

Infine – e non meno importante – d’impedimento alla sua nomina è l’internità politica di Vietti e dell’UDC alle pretese egemoniche di uno stato estero, la Città del Vaticano. A più riprese s’è fatto portavoce della contrarietà della Chiesa Cattolica verso il riconoscimento delle unioni omosessuali. Nel suo profilo politico è dunque assente la laicità, ovvero quella distinzione tra Italia e confessioni religiose sancita dalla nostra Repubblica.

Per questi ragioni, Vi chiediamo di garantire il Consiglio Superiore della Magistratura, la Costituzione e tutti i cittadini, non eleggendo Michele Vietti quale suo Vice-Presidente.

Vorremmo che in tal modo il Consiglio si riappropriasse in pieno della sua autonomia, non facendosi imporre dai partiti, dall’esterno, il suo Vice-Presidente.

I cittadini e le cittadine  (per firmare la petizione cliccate qui)
Perché allora Giovanni Molaschi critica la scelta di Arcigay dicendo che  rappresenta l’inadeguatezza delle associazioni omosessuali italiane?

Il post non lo dice mai esplicitamente ma dalle persone che cita del mondo politico, che hanno preso le distanze da questa scelta (fatta da Parlamento che elegge alcuni consiglieri, detti laici) si evince che si rimprovera all'Arcigay di prendersela solamente con Vietti e non con chi, anche dall'opposizione, riferimento politico di Arcigay, ha voluto e sostenuto quella candidatura (per leggerlo nella sua interezza, cliccate qui). 

Vero.


Ma perchè criticare la petizione?

Perché non dire che oltre a denunciare l'eletto vanno denunciati gli elettori, pur riconoscendo la validità della petizione?

Perché vederci di per sé una incapacità insita in tutto il movimento gay italiano?
Mi spiace ma ci vedo un tentativo, anche maldestro, di criticare Arcigay (nazionale, si badi, non romana) in quanto tale.

Nulla di male a volerlo fare, per carità.

Ma allora perchè non dirlo direttamente, apertamente, esplicitamente?

E, sopratutto, e nonostante tutto, perchè non sostenere comunquela petizione che, pur se da sola non è sufficiente, è comuque un punto di partenza, condivisibile e sufficientemente chiaro?
Non vedo infatti motivi intrinseci nel non firmare la petizione se non quello esterno politico di Arcigay ("invece di criticare i vostri che lo hanno eletto criticate solamente Vietti").
Ma la petizione è rivolta al CSM non al mondo politico!

Insomma si accusa Arcigay di usare Vietti per fare politica ma l'autore del post fa esattamente la stessa cosa, usa Vietti per fare polita (=criticare Arcigay).

Ecco  come Molaschi chiude il post:
Se Arcigay e le altre associazioni vogliono davvero prendere le distanze da questa immagine del paese invece che vanificare le proprie forze in raccolte firme inutili probabilmente dovrebbero iniziare a capire con chi ottenere il registro delle coppie di fatto.
A sinistra, forse, per i gay e lesbiche non c’è più spazio.
Il bue dice cornuto all'asino?