sabato 3 luglio 2010

Un pessimo aritcolo sul manifesto contro il Pride di Roma 2010

Non mi sono espresso sugli innumerevoli articoli che nei giorni scorsi hanno imperversato sui giornali di ogni orientamento politico, amici e compagne di lotta  hanno già detto prima di me. Ma questa intervista pubblicata sul manifesto che considero, ancora, il mio giornale, mi ha veramente disgustato. E mi chiedo davvero, se la sinistra sia ancora degna di rispetto e fiducia.
Il movimento trans: «Corteo perbenista, non ci rappresenta»
di Eleonora Martini - ROMA

Marcella di Folco, presidente del Mit, lo storico Movimento d'identità transessuale, perché non parteciperete al Roma Pride di sabato prossimo?

Soprattutto per un problema di metodo. È la prima volta che gli organizzatori riducono volutamente il Roma Pride a una dimensione cittadina. E il modo di gestire le assemblee organizzative è stato a dir poco incomprensibile, non era mai successo prima: il Pride non può nascere con il blitz e l'inganno.

Perché sarebbe successo, qual sarebbe lo scopo?

E chi lo sa, forse c'è l'intenzione di assumere un ruolo organizzativo e togliere l'organizzazione dell'Europride del prossimo anno al Mario Mieli, l'associazione scelta dall'Epoa per organizzarlo.
Marcella mente, sapendo di mentire. Il Mieli  ha ricevuto l'incarico e nulla può cambiare questa decisione. Mente quando dice che c'è sttao un blitz. mente quando dice che è stato fatto con l'inganno.
E' il Mieli che ha sbattuto la porta e poi, dopo due mesi, ha presentato il documento "noi non ci saremo".

Ma è mai possibile che in un'Italia che è il fanalino di coda europeo per i diritti civili, con l'omofobia e la transfobia galoppante, voi vi mettete a litigare?

Beh, quando a rappresentare il movimento trans nell'organizzazione di Roma c'è una dirigente di GayLib che odia le trans che si prostituiscono, io non posso che tirarmi fuori.
Perché, verbigrazia,  al pride sfileranno cartelli con su scritto "No alla prostituzione delle trans"? Cosa vuol dire odiarei le trans che si prostituiscono? Se le trans battono lo fanno perchè la società non permette loro nessun altro lavoro. Marciare per ottenere il diritto alla prostituzione mi sembra un po' troppo!
Noi, che da sempre tuteliamo i diritti delle persone transessuali, travestiti e transgender, non possiamo accettare questi stereotipi e discriminazioni.
Quali stereotipi? Odiare le trans è uno stereotipo? Che la maggior parte delle trans sono costrette a prostituirsi è un dato di fatto. Dov'è lo stereotipo?
Discriminazione? Quale discriminazioe? Se si odia la prostituzione non si discriminano certo solo le trans almeno che non si faccia un collegamento speciale tra battere ed essere ttrans. Chi è che discrimina allora?

I diritti sono diritti, non una ricompensa perché si aderisce al moralismo dominante. Non si elargiscono solo a chi ci piace.
Infatti. Quindi perchè Marcella cara non scendi in piazza a chiedere i diritti per tutti invece di non marciare con chi non ti piace? Non mi sembra che la piattaforma rivendicativa (il manifesto come lo hanno chiamato) discrimini le persone transessuali...
A cominciare dallo spot pubblicitario, sembra che gli organizzatori vogliano tentare di mostrare la faccia «pulita» del Pride, quello del gay alla «Amici». È una strategia?
Ed ecco la miopia della giornalista. Lo spot non individua il gay dalla faccia pulita. COME SI PUO' PENSARE CHE AMICI DIA A CHI LO GUARDA UNA ATTESTAZIONE DI FACCIA PULITA?
Amici è un programma che corrompe i minorenni abituandoli a falsi miti a falsi valori a non portare rispetto per le persone con maggiore esperienza a volere tutto e subito senza fatica senza anni di gavetta ma solo dopo qualche esibizione affrettata. Altro che faccia pulita!
Sono altri i limiti dello spot l mancanza di partecipazione, del gruppo. Cosa c'entra la faccia pulita?
Davvero la giornalista crede che l'abito faccia il monaco e che basta presentarsi vestiti in maniera vistosa per avere garanzia di anticonformismo? MA DAVVERO?!?!?
Sì, scelgono un'impronta illiberale adattandosi al pensiero conformista pur di ottenere condizioni di favore da parte del sindaco Alemanno,
Illiberale?!?! Perché mai??? Qui si proiettano i mali del governo sul pride che sarà pure di destra (cioè organizzato da persone di destra)  ma non è certo governativo o filo-governativo. Dove il pride è illiberale?!?

la cui liberalità peraltro è costruita e assai poco sentita. Ma noi non abbiamo mai scodinsolato
(sic!)

nemmeno con Rutelli, figuriamoci con Alemanno.
Ma se il primo Pride, a Roma, nel 1994 Rutelli era in prima fila assieme a Vladimir?!?!!? Di che Parla????
Il Pride visto con una forma di perbenismo, di moralismo ipocrita che abbiamo sempre combattuto per anni, e adesso ce lo vediamo piovere addosso.
Ma di che parla? Dov'è il moralismo? Il perbenismo?!?!?!  I carri carnevale ci saranno anche quest'anno. I problemi, casomai, sono altrove, come tentavo di individuare quando ho analizzato lo spot ufficiale del Pride.
Accettare certi stereotipi,
Dunque. prima hanno detto che il pride è sobrio, moralista, e quindi non parruccone e le parrucche sono il primo stereotipo del pride, ora invece eccoli accusati di seguire gli stereotipisti. MA QUALI? DI CHE PARLANO? Non era il pride dalla faccia pulita?
assecondare chi dice «diritti sì, ma che si bacino a casa loro», significa condannare le persone che si mostrano come vogliono in pubblico ad essere considerati dei provocatori. Da picchiare se sono gay, da uccidere se sono trans.
Certo. Mostrarsi come si vuole. Anche in base a stereotipi e cliché. Non si capisce perchè quelli sì e quelli del pride da boicottare no. SI PARLA DI ARIA FRITTA. NON SI AFFRONTANO I NODI DELLA QUESTIONE


Ma fare l'occhiolino alla destra non è l'unico modo per ottenere qualcosa in questo Paese, come ha spiegato al manifesto qualche giorno fa Paola Concia?

Il discorso di Paola mi sembra fondato perché è una strategia politica finalizzata a far passare leggi importanti.
E di nuovamente perchè invece dallo stesso pulpito che critica questo pride sono giunte parole, atti e gesti INQUALIFICABILI contro Paola Concia.  Ora si adatta la tecnica di dare ragione a Paola (contesta fino a ieri) per poter attaccare meglio il pride. CHE SCHIFO
Qui, invece, il discorso è completamente diverso: si vuole modificare il modo di vivere delle persone,
qui si riferisce credo al discorso della giacca e cravatta
far passare gay lesbiche e trans per martiri, vittimizzarle, solo per assecondare il sindaco e ottenere così da lui autorizzazioni e soldi per progetti vari.
Assecondare cosa? Dire che ci sono gay lesbiche e trans vessati vuol dire assecondare Alemanno???
Questo baratto non ci interessa, barattare un voto in Parlamento è un'altra cosa: significa fare politica, è successo anche per la legge 194. Per raccogliere i soldi da terra bisogna pur chinarsi.
Casomai è vero il contrario. In parlamento sie purista e con gli amministratori locali visto che decidono del tuo territorio sei più possibilista... No?
Ma lei in Italia la vede una destra liberale, pronta ad entrare nel XXI secolo?

Io non posso dimenticare che 5 o 6 anni fa gli stessi che oggi predicano aperture ci volevano bruciare sul rogo.
Vero, verissimo. Ancora oggi. Basta leggere le dichiarazioni del Ministro (sic!) Giorgia Meloni.
Non mi sembra però che dai politici di sinistra le cose siano andate molto meglio...
L'omofobia è transpolitica.
Se penso che fine ha fatto in Parlamento la legge sulla transfobia e sull'omofobia... finita in un'eccezione di incostituzionalità. Contano i fatti, non le chiacchiere: la loro escalation liberale devono farla vedere quando si vota. Invece, io vedo solo una destra clericale e bacchettona, che purtroppo a volte non è da sola a cavalcare un moralismo becero e vergognoso. Insopportabile.
Invece la sinistra è laica.  Lo si è visto.

Ecco trovo questo articolo una manipolazione per sparare contro il pride, ignobile e autolesionista. Al pride bisogna andarci uniti, in tanti, perchè a smagrire i ranghi si fa piacere solo al Potere. Ma questo gli antagonisti non solo non lo capiscono ma della loro marginalità, della loro scarsa consistenza numerica se ne fregiano come del migliore attestato di militanza di sinistra.