martedì 1 giugno 2010

Un pessimo post su Facebook

Leggo questo pessimo post (sic!) su Facebook.

vediamo se indovinate pessimo perchè...

Omofobia

Siedono al tavolo accanto al mio. Lei è del genere “voi mi vedete grassa, ma io mi sento anoressica, per cui indosso corte magliette aderenti e lascio sblusare la pancia oltre la vita bassa come edera dai balconi”. Lui ha capelli unti e lisciati a piastra, metà emo metà Totti, un naso sotto cui troverebbero agevolmente riparo due Puffi in un giorno di pioggia, una maglietta volgare con una A in posa sodomitica, scarpa classica senza calza e pantaloni arrotolati fino al ginocchio come se andasse in cerca di cozze. Una l’ha già trovata e in questo momento siede di fronte a lui e si sta ingozzando con un hamburger dalla farcitura totale.
Lui (traduco dal dialetto ruspante): “Stamattina sono andato a fare un casting, ma non è andato bene. Mi hanno messo davanti alla telecamera e mi hanno detto levati la maglia. Allora mi sono levato la maglia perché mi hanno detto levati la maglia e così me la sono levata. Perché dovevo levarmela. E quello mi guardava gli addominali, e di sicuro era frocio perché poi m’ha chiesto ‘Ce l’hai la ragazza?’ e io ho detto ‘Sì che ce l’ho, non sono mica frocio’ così almeno ha capito”.
Parlando si è sollevato la maglia con la stilizzazione anale (ma lui non è frocio) e si è accarezzato lungamente gli addominali scolpiti in qualche palestra di periferia. Lei ha smesso di masticare e con la maionese che le cola dal labbro fissa in estasi quella muscolatura.
Lui: “Hanno scelto uno pieno di tatuaggi, una cosa molto inglese, senza addominali e anche vecchio, aveva venticinque anni”. Lui ne ha diciannove. “Ma tanto a me mica mi interessa la televisione. Glielo ho anche detto al frocio: ‘A me mica mi interessa di andare da Signorini a fare il valletto senza la maglia’, perché me l’ero levata la maglia.‘Io c’ho altre ambizioni nella vita’ gli ho detto”.
E ha sottolineato questa sua decisione virile sistemandosi il ciuffo con un gesto che persino Cristiano Malgioglio avrebbe trovato disdicevolmente effeminato (ma lui non è frocio).
Lei è affascinata dal suo racconto e ancor più dal fatto di essere uscita con uno che respira l’aria degli studi televisivi.
Lui: “Ieri sera mi sono addormentato alle sette, poi all’una mi sono svegliato e sono uscito e sono andato a ballare. Ma questa mattina alle dieci e mezzo è suonato il telefono e ho detto ‘Ma chi cazzo rompe le palle a quest’ora del mattino’ e ho visto che era MTV e allora ho risposto. Ed era quell’altro frocio che mi fissava un appuntamento per un casting venerdì mattina e mi ha detto: ‘Senti se vuoi un consiglio ammazzati in palestra da oggi a venerdì mattina e fatti due o tre lampade perché sono venuti finora solo dei mostri bianchi e senza muscoli e non troviamo quello che cerchiamo’. Ha detto che devo stare attento a enfatizzare il personaggio. Ma che vuol dire enfatizzare?”
Lei con la bocca piena di patatine fritte esprime con uno sguardo il suo smarrimento di fronte al termine inusuale. O forse è solo un principio di soffocamento. Dice (traduco dall’abbuffese): “Ma poi venerdì sera dopo che hai fatto il casting, usciamo insieme o magari vuoi uscire con il frocio di MTV?”
Lui, offesissimo, le lancia uno sguardo torvo, poi atteggiando il muso come nemmeno Michel Serrault nel Vizietto riusciva a fare, dice: “A quello gli faccio vedere io se solo prova a toccarmi”. E minaccia stringendo il pugno e nel far ciò gli si gonfia il bicipitino. Lei allora allunga la mano, gli tocca il muscoletto e dice: “Madò...” sputacchiando briciole. Vanno via: lui le porta con grazia la borsetta perché lei regge troppi shopper. Io resto solo a finire il cappuccino e l’articolo che stavo leggendo su un giornalino free press.
“Mara Carfagna chiede scusa alla comunità gay - Da quando frequento Paola Concia ho superato le diffidenze”. Prima di essere nominata ministro la Carfagna lavorava nello spettacolo. Possibile che non abbia mai incontrato uno di quei tanti froci che attentano alla virtù dello pseudomodello appena andato via? Magari dopo aver sdoganato i gay, a furia di frequentazioni Mara si accorgerà che i comunisti non mangiano i bambini e con il tempo supererà anche questa diffidenza. Fosse andata a cena con Nichi Vendola avrebbe risolto tutti i suoi dubbi in una volta sola.

(continua)

Prosegue la caccia al gay

Sabato sera in pieno centro a Milano una coppia di ragazzi gay è stata aggredita sabato da tre individui. La notizia è stata diffusa dal sito Gay.tv. La coppia si trovavano in corso di Porta Ticinese all'altezza delle colonne di San Lorenzo in compagnia di due amiche ed è stata apostrofata con un Ricchioni! Perché non ci lasciate le vostre ragazze?. Chiara la matrice maschilista commista quella omofoba, due facce della stessa medaglia.
I due hanno risposto per le rime e gli aggressori verbali sono passati alle vie di fatto riempiendo la coppia di calci e di pugni e dando un forte schiaffo in pieno viso a una delle due ragazze intervenuta per sedare la rissa...
Oggi, secondo gli aggiornamenti sul sito gay.tv, i due aggredito dovrebbero avere sporto denuncia.
Niente si sa degli aggressori tranne il dettaglio della t shirt di uno dei tre che aveva stampigliata sopra una croce celtica...


Gianvito, 23enne studente al Politecnico ha dichiarato a corriere edizione di Milano «Mi spiace dirlo ma Milano, che era la città più tollerante d'Italia, non lo è più. E quello che fa male non sono le botte che io e il mio compagno abbiamo preso, ma quello che è successo fa male dentro (...) È la prima volta che vengo aggredito fisicamente (...) spesso è accaduto di essere apostrofato con le solite frasi del tipo "brutto frocio" e con il vasto campionari di battute che purtroppo conosciamo bene. Ma io da Milano non me ne andrò. Voglio laurearmi qui, è la città che ho scelto per studiare e spero per poter lavorare, ma spiace sentire anche da alcuni politici discorsi che inneggiano alla intolleranza e alla discriminazione».

Fonti
Corsera cronaca di Milano

Tg Com

FIN QUANDO RESTIAMO CON LE MANI IN MANO???