mercoledì 30 dicembre 2009

Scalfarotto e Cuccarini...

Grazie a Dario leggo questo post di Ivan Scalfarotto, vicepresidente del PD:
Dall’ultimo numero di Vanity Fair, le dichiarazioni di Lorella Cuccarini:

D: Lei è un’icona gay: è favorevole o contraria alle nozze fra persone dello stesso sesso?
R: Contraria. Bisogna regolamentare le unioni ma il matrimonio deve essere tra un uomo e una donna. Vale lo stesso anche per le adozioni: un bimbo ha bisogno di una madre e di un padre.

La cosa che trovo sconvolgente in tutto questo, non è tanto che una signora senza particolari competenze in materia si limiti a riproporre a mezzo stampa triti luoghi comuni senza uno straccio di giustificazione scientifica o morale. Quello che mi fa davvero pensare è quanto poco la nostra comunità sia rispettata se una persona che dai gay italiani è stata sempre entusiasticamente sostenuta, anche in momenti di non particolare splendore professionale come questo, non si ponga nemmeno il problema di rispettare e anche di compiacere, magari anche senza crederci, il proprio azionista di riferimento. E’ come se un politico dell’UDC sparasse a zero sui cattolici o un sindacalista della CGIL prendesse a pesci in faccia i metalmeccanici.

In un paese diverso dal nostro, uno di quelli dove dove la coesione della comunità GLBT ha attribuito alla stessa forza e autorevolezza, i gay e tutte le persone che li amano e li sostengono (padri e madri, fratelli e sorelle, parenti, amici e colleghi) farebbero una cosa molto semplice: cesserebbero con effetto immediato di svolgere qualsiasi attività che induca a Lorella Cuccarini un qualsivoglia ritorno economico. E la carriera di icona gay della Cuccarini finirebbe qui. Semplicemente.

C'è da mettersi le mani nei capelli!

Gli scrivo una risposta, equilibrata e non aggressiva come al mio solito (ehm)... (per leggerla cliccate qui se noi poi come fanno a dirmi che sono autoreferenziale?).

Qui vorrei invece riflettere a mente più serena con tutti voi (Voi? Voi chi?) la inconsistenza politica su cui si basano le considerazioni del vicepresidente del PD.

La cosa che trovo sconvolgente in tutto questo, non è tanto che una signora senza particolari competenze in materia si limiti a riproporre a mezzo stampa triti luoghi comuni senza uno straccio di giustificazione scientifica o morale

Partiamo dalla fonte. Vanity Fair. Un giornale che
certo non brilla per competenze scientifiche e morali. Un giornalaccio che anche io ho comprato, qualche volta, da frocio, perché in copertina c'erano Ryan Philippe o Tom Cruise (no, non perché vi scrive anche Mina...). Non certo una fonte di informazioni scientifiche o morali...

Ora è vero che Lorella Cuccarini si è limitata a dire come la pensa lei senza spiegare il perché. Ma è un vizio che abbiamo tutti avallato dalla tv dove ognuno esprime qualunque opinione su qualunque argomento senza averne le competenze.
Però, scorso il curriculum di Scalfarotto, a esser pignoli, le sue competenze scientifiche in fatto di adozioni ed esigenze dei bambini sono le stesse di Cuccarini...

Allora diciamo che forse il casus belli è di natura politica prima ancora che scientifico o morale...

Anche perché le considerazioni che Scalfarotto fa subito dopo non sono propriamente scientifiche (nel senso di rigorose...)

Quello che mi fa davvero pensare è quanto poco la nostra comunità sia rispettata se una persona che dai gay italiani è stata sempre entusiasticamente sostenuta, anche in momenti di non particolare splendore professionale come questo, non si ponga nemmeno il problema di rispettare e anche di compiacere, magari anche senza crederci, il proprio azionista di riferimento.

Cuccarini è stata forse "rispettata e sostenuta" perché fautrice di aperture verso il mondo gay? No.
E' stata sostenuta perché ballava e cantava.
Ora così come non a tutti i gay piace Cuccarini (come al sottoscritto) non tutti quelli cui piace Cuccarini sono gay.
Bel luogo comune dunque quello dell'icona gay. Decisa da chi? In quale ambito?
Dunque c'è un pubblico vario con una parte gay che la sostiene perchè balla e canta ma siccome la signora è personalmente contraria ai matrimoni gay il pubblico gay dovrebbe boicottarla.
Attenzione però.
Non la si boicotta perché Cuccarini dice delle sciocchezze (come in realtà fa) ma perchè

non si pon(...)[e] nemmeno il problema di rispettare e anche di compiacere, magari anche senza crederci, il proprio azionista di riferimento.

Quindi visto che Scalfarotto parla di morale per lui è preferibile una persona che dice qualcosa che non pensa per far piacere al suo pubblico (o, a una parte del suo pubblico) piuttosto che una dice quel che pensa senza temere le reazioni del suo pubblico.
Quindi se i fascisti si inventano che Cuccarini è un'icona fascia se lei non sostiene Mussolini deve essere boicottata dai suoi
azionisti di riferimento?
Ma di che parla Scalfarotto?
I fan gay e non di Cuccarini sono un pubblico di acquirenti che comprano o non comprano i dischi (per esempio) per quel che i dischi valgono o non valgono. Discorso diverso è se nei dischi c'è un contenuto omofobo. Allora il disco è dai boicottare.
Ma boicottare Cuccarini solo perchè ha una opinione avversa ai matrimoni gay che on ha nessuna conseguenza pratica perché Cuccarini non è un politico che può favorire o contrastare una eventuale legge pro matrimonio gay né è una opinion leader in quel campo, è una sciocchezza bell'e buona.
Anzi mi sa tanto di minaccia, di mentalità berlusconiana. Io compro i tuoi dischi se non la pensi come dico io smetto di comprarli.

Scalfarotto come tanti italiani, gay e non, berlsuconiani e no, non distingue più tra vita (e opinioni) personali e vita pubblica in questo caso artistica.

Infatti Sclafarotto subito dopo fa un esempio sbagliatissimo

E’ come se un politico dell’UDC sparasse a zero sui cattolici o un sindacalista della CGIL prendesse a pesci in faccia i metalmeccanici.

A Scalfaro', Cuccarini non è un politico né una sindacalista è una ballerinaaaaaaaaaaah

Di più mi fa specie che tale ragionamento lobbistico, nel senso più bieco del termine, dunque quasi mafioso, venga dal vicepresidente di un partito politico di un sistema elettorale come quello italiano dove gli elettori non scelgono più i candidati.

Secondo le premesse di Scalfarotto hanno più negoziabilità politica i gay "azionariato referente" (sic!) delle icone gay che gli elettori dei deputati e senatori italiani...

Per il vicepresidente del secondo partito d'Italia non c'è male...

In un paese diverso dal nostro, uno di quelli dove dove la coesione della comunità GLBT ha attribuito alla stessa forza e autorevolezza, i gay e tutte le persone che li amano e li sostengono (padri e madri, fratelli e sorelle, parenti, amici e colleghi) farebbero una cosa molto semplice: cesserebbero con effetto immediato di svolgere qualsiasi attività che induca a Lorella Cuccarini un qualsivoglia ritorno economico.

Che provincialismo! Che naïveté.
Infatti Cuccarini è una potentissima multinazionale che fa sfracelli contro i gay...

E la carriera di icona gay della Cuccarini finirebbe qui. Semplicemente.

E torniamo all'inizio del post. E' lui che prima dà la corona di icona gay a Cuccarini e ora sogna di togliergliela perchè lei ha esercitato il democratico diritto di esprimere la propria opinione, per quanto indigesta o cretina possa essere.

Magari uno potrebbe cercare di contattare Cuccarini, confrontarsi con lei, spiegarsi, farle capire che sbaglia. Le stesse frotte di gay e di amici dei gay potrebbero scriverle, raccontando le loro storie omogeniotoriali.., e perorando la loro causa.
Il nucleo centrale del post di Scalfarotto non è che Cuccarini ha detto una cazzata è va dunque censurata, ma che Cuccarini parlando male del suo azionariato di riferimento va boicottata.
Non importano i valori di per sè.
Se Cuccarini non fosse stata una icona gay poteva allora tranquillamente dire che i gay non possono sposarsi.
Non importano le idee ma i rapporti di potere tra chi le erpsime e chi sostiene quella persona.

PURO BELRUSCONISMO.

Vi rendete conto della qualità politica, dello spessore culturale (inesistente) di questo ragionamento, del post di Scalfarotto, del vicepresidente del PD?

Questo paese è morto.
L'opposizione è più scema della maggioranza e disquisisce del sesso degli angeli mentre in Italia le trans vengono ammazzate, i giovani in carcere pure, ma noi comunità gay veniamo rimproverata della nostra inerzia politica perchè non boicottiamo Cuccarini che è stata tanto tanto cattiva!

Come diceva mia sorella ai froci (a certi froci) in culo gli entra ma in testa no...