mercoledì 23 settembre 2009

Uguali ma diversi



La manif di giovedì, voluta da Alemmano (sindaco di Roma) Zingaretti (presidente della provincia di Roma) e Marazzo (presidente della Regione Lazio) doveva essere contro l'omofobia ma è diventata contro tutti i razzismi e l'intolleranza. Alla manifestazione ha aderito il Vicariato quello che ha rifiutato il funerale cattolico a Welby, è contrario all'istallazione di distributori di profilattici nelle scuole, che considera il matrimonio civile una unione irregolare ed è contrario alle unioni civili perché considerate una battaglia ideologica della quale non si sente il bisogno perché dall'istituzione delle unioni civili non scaturirà nessun effetto concreto per i cittadini (fonte Corriere della sera del 16/12/07) e anche Il popolo di Roma organizzazione a rischio eversione visto che scrive nel suo programma politico: (...)siamo favorevoli a “rivoluzionare” anche l’attuale Costituzione, che per noi non è né un libro sacro, né qualcosa di immutabile.

Una manifestazione che strumentalizza tutta la popolazione Queer che andrà credendo di marciare per i propri diritti ma in realtà per ridare a vaticano e destra estrema e moderata (come se esistesse...) una sorta di patente anti-omofobia.

Per questo domani saremo in piazza, non per aderire, ma per ricordare chi sono i loschi figuri che manifestano ipocritamente contro l'omofobia ma sono i primi ad armare moralmente (e non solo) la mano dei tanti svastiochella.

L'omofobia non è solo la violenza contro trans, lesbiche, gay, intersessuali, bisex ed etero non allineati.
Omofoba è la società che vede gay ancora come delle macchiette che pensa ai trans solo quando li vuole scopare, che impone chirurgicamente un sesso agli intersessuali.

L'omofobia è la mancanza di spazio sociale entro il quale essere riconosciuti come soggetti autodeterminati e questa manifestazione un contentino ma poi mi raccomando tutti a casa.

Per questo domai scendo in piazza per aprire gli occhi a chi, ignaro, crede di partecipare a una manifestazione e non sa che è strumentalmente ingannato.
Scendo in piazza mostrandomi per quel che sono per la società, un fantasma, anonimo e invisibile. 

Mentre i puristi guardino pure dall'alto della loro spocchia, anche a loro, come agli altri, gridiamo pagherete caro, pagherete tutto