giovedì 31 dicembre 2009

Johnny Alexandre Abbate, facebook o degli sboroni

L'altro ieri, sul gruppo di facebook sulla seminarista sfranta, leggevo un carteggio pubblico tra Johnny Alexandre Abbate, fondatore del gruppo e Oren Orel che informava i membri del gruppo che stava discutendo con me sul mio blog per le osservazioni che avevo fatto sul seminarista presunto gay (che andavano ben al di là del gruppo facebook, ma tant'è).
Johnny rispondeva pregando i membri del gruppo di non rispondermi perchè lo avevo offeso nel mio articolo.

Basito scrivo un breve messaggio al suo profilo facebook.


Ciao Johnny, dov'è che ti avrei insultato nel mio articolo (che poi è un post...)?


il giorno dopo ottengo questa risposta

Salve, mi chiamo Emanuele e sono il webmaster del sig. Abbate. Gestisco i suoi siti e quando possibile rispondo personalmente alle mail.

Il sig. Abbate è al momento impegnato in una mostra fotografica a Roma e sono impossibilitato nel dirLe quando potrà rispondere personalmente.
Nel caso voglia segnalarmi il post di cui parla, provvederò a darLe maggiori informazioni a riguardo. Se ritiene urgente la questione può lasciarmi un Suo recapito telefonico.

Buone Feste
Emanuele Badalamenti.


Alla quale replico con poche righe


Salve


Non sapevo ci fossero wembastser anche su facebook né che i webmaster rispondessero per conto degli autori sui contenuti dei loro siti (tantomeno di facebook).


La ringrazio per la sua disponibilità, ma è a Johnny che ho scritto e aspetto una risposta da lui e solo da lui, se e quando mi vorrà rispondere.


Cordialmente,

Alessandro Paesano


E oggi infine ottengo questa risposta-ultimatum


Salve,
per rispondere alla Sua mail precedente:
Un webmaster gestisce tutto quello che è assimilabile sotto il termine "web". Se una marca di biscotti ha un sito ufficiale, un gruppo su Facebook, o un canale su Youtube, il webmaster andrà a operare su tutti questi livelli di promozione. Avrà notato che il presente profilo è a conti fatti un profilo lavorativo e promozionale, così come i vari siti ufficiali del sig. Abbate e altri profili promozionali. Sarebbe svilente per me (e offensivo per Lei) farLe lezioni sulla promozione via web e su cosa significhi webmaster e promoter.

Riguardo il rispondere al posto del sig. Abbate, come già specificato prima, rispondo "quando è possibile" e non rispondo di certo alle sue cose personali, per le quali ha un profilo privato riservato solo a familiari e amici stretti.

Post promozionali e risposte "meccaniche" sono di mia responsabilità.

Andando al dunque mi pare di capire che la questione che Lei mi sottopone è estremamente importante ed urgente, per questo Le rinnovo l'invito a chiarirmi l'accadimento, e io farò quanto possibile per aiutarLa.

Deve capire che il mio lavoro consiste anche nell'alleggerire il lavoro del sig. Abbate, e ho la chiara direttiva di sbrigare "qualsiasi" questione senza necessariamente doverlo disturbare (e sarebbe inutile dato che verrebbe meno il senso stesso del mio lavoro).

Se vuole comunicare il prima possibile con il sig. Abbate (come mi pare di aver capito), La invito nuovamente a lasciarmi un Suo recapito telefonico e La farò richiamare subito dopo le feste (7 gennaio). In caso di risposta negativa, La ringrazio per l'interessamento e le auguro buone feste.

Emanuele.


Poco o niente intimidita gli rispondo così:

Facebook non è un sito ufficiale...
e il profilo di Abbate è n profilo come tutti gli altri. Privato
dove si evince che è un profilo lavorativo e promozionale?

Ho scritto a Johnny Abbate e mi risponde un altro...
Che si qualifica come webmaster e ora come segretario particolare. Manco l'Abbate fosse il presidente della repubblica.
Già questo è un modo di rispondere o non rispondere.
Io a lei non devo rendere conto di nulla. Non è a lei che ho scritto e non è con lei che voglio parlare.

Fine della questione.

Alessandro Paesano


Puntuale la sua risposta


Le basterebbe dare un'occhiata al profilo per accorgersi che Abbate è un fotografo ed un musicista, e tramite questo profilo (E TRAMITE IL SUO SITO UFFICIALE, ED ALTRI SITI) si promuove. Che un profilo sia privato o meramente promozionale si capisce dal fatto che Le ho fatto presente questa cosa nella mail precedente. Spero che ora questo punto sia chiaro.

Le riassumo per evitare equivoci:
1) Io sono un webmaster e promoter (e non un segretario particolare. non voglio pensare che questa definizione sia volontariamente offensiva)

2) Promuovo un prodotto tramite il canale di internet, con ogni forma possibile (sito ufficiale, facebook, myspace, e-mail, banner e quant'altro). C'è persino un profilo sulla Nutella su Facebook. Non mi dica che ignora il fatto che è un profilo promozionale fatto dall'ufficio comunicazione dell'azienda stessa. In ogni caso qui la questione è simile. Solo che non si vende cioccolato, ma un altro tipo di prodotto. (Mi perdoni il mio lessico un pò freddo che tende a considerare "prodotto" qualsiasi cosa. Sono laureato in Marketing ed è cosi che devo ragionare quando lavoro).

3) Ho fatto il possibile per venirLe incontro e il mio non è stato un "modo di non rispondere". E' Lei che insiste nel non farmi capire qual è il Suo problema. Penso sia chiaro che la "non risposta" è la Sua.

4) Non c'è da parte mia, nè da parte del sig. Abbate la volontà di farlo passare per il Presidente della Repubblica. Lo dimostrano le mie risposte più che cortesi e disponibili.

5) Non ho mai detto che Lei deve rendermi conto di qualcosa. E' Lei che mi ha scritto. E' Lei che ha posto il problema. E io Le ho detto più volte che se non mi dice qual è il problema, non posso risolverlo. Nessuno L'ha contattata chiedendole di dare conto di qualcosa. Fino a prova contraria è Lei che ha scritto. Spero che questo punto sia chiaro.

6) Che Lei non fosse interessato a parlare con me ma con il sig. Abbate, è chiaro. Chi scrive qua è perchè è interessato a parlare con lui. INFATTI fin dalla prima volta Le ho chiesto di lasciarmi un Suo recapito in modo tale che io lo possa passare alla persona con la quale Lei vuole parlare. Ma non c'è stato niente da fare. Io ho fatto il possibile e l'impossibile per comunicare con Lei, ma a quanto pare è Lei che non vuole ottenere ciò che mi chiede.

Le auguro nuovamente buone feste.
Emanuele.


Vi rendete conto la supponenza della gente fin dove può arrivare?
Ho sempre pensato che se dai a un italiano un po' di potere questo si crede chissà chi. Oggi mi rendo conto che anche senza avere potere alcuno un italiano medio si sente sempre più importante dei suoi simili...

mercoledì 30 dicembre 2009

Scalfarotto e Cuccarini...

Grazie a Dario leggo questo post di Ivan Scalfarotto, vicepresidente del PD:
Dall’ultimo numero di Vanity Fair, le dichiarazioni di Lorella Cuccarini:

D: Lei è un’icona gay: è favorevole o contraria alle nozze fra persone dello stesso sesso?
R: Contraria. Bisogna regolamentare le unioni ma il matrimonio deve essere tra un uomo e una donna. Vale lo stesso anche per le adozioni: un bimbo ha bisogno di una madre e di un padre.

La cosa che trovo sconvolgente in tutto questo, non è tanto che una signora senza particolari competenze in materia si limiti a riproporre a mezzo stampa triti luoghi comuni senza uno straccio di giustificazione scientifica o morale. Quello che mi fa davvero pensare è quanto poco la nostra comunità sia rispettata se una persona che dai gay italiani è stata sempre entusiasticamente sostenuta, anche in momenti di non particolare splendore professionale come questo, non si ponga nemmeno il problema di rispettare e anche di compiacere, magari anche senza crederci, il proprio azionista di riferimento. E’ come se un politico dell’UDC sparasse a zero sui cattolici o un sindacalista della CGIL prendesse a pesci in faccia i metalmeccanici.

In un paese diverso dal nostro, uno di quelli dove dove la coesione della comunità GLBT ha attribuito alla stessa forza e autorevolezza, i gay e tutte le persone che li amano e li sostengono (padri e madri, fratelli e sorelle, parenti, amici e colleghi) farebbero una cosa molto semplice: cesserebbero con effetto immediato di svolgere qualsiasi attività che induca a Lorella Cuccarini un qualsivoglia ritorno economico. E la carriera di icona gay della Cuccarini finirebbe qui. Semplicemente.

C'è da mettersi le mani nei capelli!

Gli scrivo una risposta, equilibrata e non aggressiva come al mio solito (ehm)... (per leggerla cliccate qui se noi poi come fanno a dirmi che sono autoreferenziale?).

Qui vorrei invece riflettere a mente più serena con tutti voi (Voi? Voi chi?) la inconsistenza politica su cui si basano le considerazioni del vicepresidente del PD.

La cosa che trovo sconvolgente in tutto questo, non è tanto che una signora senza particolari competenze in materia si limiti a riproporre a mezzo stampa triti luoghi comuni senza uno straccio di giustificazione scientifica o morale

Partiamo dalla fonte. Vanity Fair. Un giornale che
certo non brilla per competenze scientifiche e morali. Un giornalaccio che anche io ho comprato, qualche volta, da frocio, perché in copertina c'erano Ryan Philippe o Tom Cruise (no, non perché vi scrive anche Mina...). Non certo una fonte di informazioni scientifiche o morali...

Ora è vero che Lorella Cuccarini si è limitata a dire come la pensa lei senza spiegare il perché. Ma è un vizio che abbiamo tutti avallato dalla tv dove ognuno esprime qualunque opinione su qualunque argomento senza averne le competenze.
Però, scorso il curriculum di Scalfarotto, a esser pignoli, le sue competenze scientifiche in fatto di adozioni ed esigenze dei bambini sono le stesse di Cuccarini...

Allora diciamo che forse il casus belli è di natura politica prima ancora che scientifico o morale...

Anche perché le considerazioni che Scalfarotto fa subito dopo non sono propriamente scientifiche (nel senso di rigorose...)

Quello che mi fa davvero pensare è quanto poco la nostra comunità sia rispettata se una persona che dai gay italiani è stata sempre entusiasticamente sostenuta, anche in momenti di non particolare splendore professionale come questo, non si ponga nemmeno il problema di rispettare e anche di compiacere, magari anche senza crederci, il proprio azionista di riferimento.

Cuccarini è stata forse "rispettata e sostenuta" perché fautrice di aperture verso il mondo gay? No.
E' stata sostenuta perché ballava e cantava.
Ora così come non a tutti i gay piace Cuccarini (come al sottoscritto) non tutti quelli cui piace Cuccarini sono gay.
Bel luogo comune dunque quello dell'icona gay. Decisa da chi? In quale ambito?
Dunque c'è un pubblico vario con una parte gay che la sostiene perchè balla e canta ma siccome la signora è personalmente contraria ai matrimoni gay il pubblico gay dovrebbe boicottarla.
Attenzione però.
Non la si boicotta perché Cuccarini dice delle sciocchezze (come in realtà fa) ma perchè

non si pon(...)[e] nemmeno il problema di rispettare e anche di compiacere, magari anche senza crederci, il proprio azionista di riferimento.

Quindi visto che Scalfarotto parla di morale per lui è preferibile una persona che dice qualcosa che non pensa per far piacere al suo pubblico (o, a una parte del suo pubblico) piuttosto che una dice quel che pensa senza temere le reazioni del suo pubblico.
Quindi se i fascisti si inventano che Cuccarini è un'icona fascia se lei non sostiene Mussolini deve essere boicottata dai suoi
azionisti di riferimento?
Ma di che parla Scalfarotto?
I fan gay e non di Cuccarini sono un pubblico di acquirenti che comprano o non comprano i dischi (per esempio) per quel che i dischi valgono o non valgono. Discorso diverso è se nei dischi c'è un contenuto omofobo. Allora il disco è dai boicottare.
Ma boicottare Cuccarini solo perchè ha una opinione avversa ai matrimoni gay che on ha nessuna conseguenza pratica perché Cuccarini non è un politico che può favorire o contrastare una eventuale legge pro matrimonio gay né è una opinion leader in quel campo, è una sciocchezza bell'e buona.
Anzi mi sa tanto di minaccia, di mentalità berlusconiana. Io compro i tuoi dischi se non la pensi come dico io smetto di comprarli.

Scalfarotto come tanti italiani, gay e non, berlsuconiani e no, non distingue più tra vita (e opinioni) personali e vita pubblica in questo caso artistica.

Infatti Sclafarotto subito dopo fa un esempio sbagliatissimo

E’ come se un politico dell’UDC sparasse a zero sui cattolici o un sindacalista della CGIL prendesse a pesci in faccia i metalmeccanici.

A Scalfaro', Cuccarini non è un politico né una sindacalista è una ballerinaaaaaaaaaaah

Di più mi fa specie che tale ragionamento lobbistico, nel senso più bieco del termine, dunque quasi mafioso, venga dal vicepresidente di un partito politico di un sistema elettorale come quello italiano dove gli elettori non scelgono più i candidati.

Secondo le premesse di Scalfarotto hanno più negoziabilità politica i gay "azionariato referente" (sic!) delle icone gay che gli elettori dei deputati e senatori italiani...

Per il vicepresidente del secondo partito d'Italia non c'è male...

In un paese diverso dal nostro, uno di quelli dove dove la coesione della comunità GLBT ha attribuito alla stessa forza e autorevolezza, i gay e tutte le persone che li amano e li sostengono (padri e madri, fratelli e sorelle, parenti, amici e colleghi) farebbero una cosa molto semplice: cesserebbero con effetto immediato di svolgere qualsiasi attività che induca a Lorella Cuccarini un qualsivoglia ritorno economico.

Che provincialismo! Che naïveté.
Infatti Cuccarini è una potentissima multinazionale che fa sfracelli contro i gay...

E la carriera di icona gay della Cuccarini finirebbe qui. Semplicemente.

E torniamo all'inizio del post. E' lui che prima dà la corona di icona gay a Cuccarini e ora sogna di togliergliela perchè lei ha esercitato il democratico diritto di esprimere la propria opinione, per quanto indigesta o cretina possa essere.

Magari uno potrebbe cercare di contattare Cuccarini, confrontarsi con lei, spiegarsi, farle capire che sbaglia. Le stesse frotte di gay e di amici dei gay potrebbero scriverle, raccontando le loro storie omogeniotoriali.., e perorando la loro causa.
Il nucleo centrale del post di Scalfarotto non è che Cuccarini ha detto una cazzata è va dunque censurata, ma che Cuccarini parlando male del suo azionariato di riferimento va boicottata.
Non importano i valori di per sè.
Se Cuccarini non fosse stata una icona gay poteva allora tranquillamente dire che i gay non possono sposarsi.
Non importano le idee ma i rapporti di potere tra chi le erpsime e chi sostiene quella persona.

PURO BELRUSCONISMO.

Vi rendete conto della qualità politica, dello spessore culturale (inesistente) di questo ragionamento, del post di Scalfarotto, del vicepresidente del PD?

Questo paese è morto.
L'opposizione è più scema della maggioranza e disquisisce del sesso degli angeli mentre in Italia le trans vengono ammazzate, i giovani in carcere pure, ma noi comunità gay veniamo rimproverata della nostra inerzia politica perchè non boicottiamo Cuccarini che è stata tanto tanto cattiva!

Come diceva mia sorella ai froci (a certi froci) in culo gli entra ma in testa no...

domenica 27 dicembre 2009

Ancora sulla seminarista...

Ecco un po' di commenti da youtube al video di JhonnyAlexAbbate...

eustachio79

eustachio79 (4 minuti fa)
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hahahah bravi sta gente va solo che ridicolizzata e presa per il culo se lo merita, dovremmo fare un programma a puntate su youtube che fa la parodia del papa :-) come in spagna fanno in una tv pubblica
Beppez81

Beppez81 (9 ore fa)
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bravissimi !!! mascheriamo sti lupi vestiti da pecore (strapiene di oro)
un abbraccio forte e sempre

FREE LOVE
vickyfontes

vickyfontes (1 giorno fa)
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Poi, se vogliamo dirla tutta....la faccia del seminarista non mi sembra che voglia dire niente altro che spavento....ormai in questo mondo accade di tutto e nella messa di Natale non si spera qualcosa simile a quello acaduto. Per me ti stai ridiculizando piu te con un comento e filmato così. Un gay non è quello che annunciano come "colorito" del gay pride, o che urla come disperato....e semplicemente una persona con preferenze sessuali diverse dal comune...non dal normale...capito?

La seminarista spaventata? No grazie!

Quando avevo 25 anni e stavo all'università ero impegnato politicamente in un movimento glbt universitario denominato L'oro di Roma dove "oro" era l'acronimo di Orientamento Ricerche sulle Omosessualità con quel plurale del quale ci fregiavamo come di un fiore all'occhiello.
Allora, ma ancora oggi dopotutto, pensavo che omosessuale fosse un aggettivo e non un sostantivo perché non siamo tutti omosessuali allo stesso modo, così come siamo tutti uomini o donne, di razza caucasica o nera, etc.

Il 24, un giovane seminarista, dinanzi alla caduta del papa, viene immortalato dalle telecamere mentre ha un sincero moto di preoccupazione che gli fa portare una mano sulla bocca e poi, quando il papa si rialza incolume, trae un sospiro di sollievo.

Ecco il video.



Uno spavento legittimo per chi crede nell'importanza della figura del papa o no?

Per molti un gesto non da macho, subito letto in chiave gaya, non solo dal commentatore che sorride mentre fa la telecronaca, ma anche dai compagni e compagne gay  e lesbiche che non sorridono per la tenerezza che questo giovane può fare, ma ridono semplicemente di lui facendo della volgare (perché gratuita) satira.

C'è chi si limita a sottolineare l'effeminatezza non solo del gesto ma dell'intera persona



C'è chi trae sputo per compilare un pamphlet politico contro la chiesa e i suoi accoliti...



I miei complimenti!
Qui non siamo solo in piena omofobia ma in pienissimo maschilismo che dell'omofobia è la premessa l'omofobia essendone il corollario.
Purtroppo da quanti lati cerchi di guardare questi video non posso non provare delusione incazzatura e nausea per il dileggio con cui è stato trattato il seminarista.
E' un po' come quel gioco fesso e superstizioso di "passarsi una suora" quando ne vediamo uno perché, "si sa" le suore "portano sfiga" (sic!).
Preti e suore sono buffi, fanno ridere, forse per quell'ammanco di autorevolezza che deriva loro dall'aver scelto di non usare il sesso (almeno nominalmente).
Son visti strane creature da guardare un po' come gli animali allo zoo, o al circo, perché si pensa che chi non usa la propria sessualità sia più fesso di chi la usa (non importa come...).

Quindi un gesto che trapeli un preciso orientamento sessuale (sic!) viene visto come distonico e fa ridere.

Ma perché un atteggiamento istintivo, spontaneo, non da macho, deve far ridere?
Perché ridiamo del seminarista?
Perché per qualcuno che mal sopporta i preti gongola nel sapere che un prete sia frocio (cosa negativa naturalmente, visto che ancora oggi si usa questo termine per offendere)?
No, peggio!
Perché per tutti il suo comportamento non è normale non è da uomo e quindi buffo e ridicolo...
Ora che lo pensino gli etero, poverini, lo capisco, son stupidi, cretini, ma che lo pensino gay e lesbiche, che sono vittime dello stesso sistema di valori (sic!) mi fa orrore mi fa venire voglia di vomitare (possibilmente addosso a loro...).

Finché anche per i froci l'atteggiamento del seminarista è da leggere precipuamente in chiave gay abbiamo poco da combattere l'omofobia degli altri... L'abbiamo in casa e non ce ne siamo nemmeno accorti...

Già in passato un ragazzino di 13 anni si è suicidato perché, non avendo un atteggiamento proprio da macho, pur senza essere gay, non sopportava il dileggio di chi ogni giorno lo inquadrava in quel modo.

Se schecchi sei frocio sembrano pensare i miei colleghi gay  e lesbiche in barba a tutti quelli che, pure avendo un orientamento sessuale etero, scheccano qualunque ne sia il motivo...

Un modo di vedere (e pensare) retrogrado e, sembrerebbe, da casta.

Magari da casta! Se in quel gesto del seminarista si fosse riconosciuta una sororanza, la reazione che ci si aspetterebbe nel riconoscere un ...consimile  è "Che carino! Che tenerezza! Ciao sore'" non la canzone delle sorelle bandiera (il cui immaginario collettivo non è certo gay ma eterosessista maschilista e omofobo).

Insomma se si ride del seminarista presunto frocio è perchè non solo i maschi etero ma anche i maschi gay possono prednere le distazne da lui e dire lui è checca io no.

Il diverso serve al normale per confermarne la normalità...

C'è insomma un pregiudizio anti checca da parte di molti gay e di molte lesbiche che si sovrappone al luogo comune che vuole i gay invertiti dunque effeminati dunque checche.

Insomma se schecchi sei gay se sei gay schecchi tertium non datur...
Ma che pensiero profondo da parte dei membri della comunità glbt!

Certo, mi si obbietterà, la chiesa ostacola (a dir poco) l'omosessualità, dunque fa ridere che un seminarista "evidentemente" (?!!) gay  faccia parte della chiesa.

Fa ridere?

Intanto chissà se il seminarista gay lo è davvero.
Fosse così non potrebbe prendere i voti (come ha specificato di recente il papa stesso). Forse è solo effeminato...
In ogni caso e allora?

Ci si dimentica quando fino a l'altro ieri per molti gay di paese e non, diventare prete era l'unico modo (o forse solo il più facile...) per giustificare la mancanza di attrazione fisica per una donna e il non volersi sposare? ("è dedito al celibato...").

Quanti gay la chiesa ha nascosto?

C'è contraddizione?

Forse.
Ma perché prendersela col seminarista e non col Vaticano? Col papa?

Lorenzo, l'autore del primo video mette le mani davanti e tra le note del video dice:

non me ne vogliano i miei compagni della comunità LGBT, sono consapevole che potrei alimentare clichè e sostenere certe idee arcaiche, però era troppo divertente... ^_^


Ecco, era divertente...

A me non fa ridere perché le categorie che Lorenzo usa per ridere e far ridere del seminarista mi fanno vomitare. Non mi fanno ridere.

IO DIFENDO IL DIRITTO DI SCHECCARE SENZA ESSERE PER FORZA CONSIDERATI OMOSESSUALI

IO DIFENDO IL DIRITTO PER OGNI UOMO DI ATTEGGIARSI COME MEGLIO CREDE SENZA CHE QUESTO AUTORIZZI DUBBI CIRCA IL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE

IO MI SENTO MOLTO PIÙ AFFINE A QUEL SEMINARISTA NONOSTANTE LE NOSTRE DIFFERENZE DI FEDE E DI POLITICA CHE A QUEL LORENZO AL QUALE DOVREI SENTIRMI UGUALE SOLO PERCHÉ ABBIAMO LO STESSO ORIENTAMENTO SESSUALE

Intanto su facebook i fan della seminarista (lo chiamano al femminile, schifosi maschilisti) sono già oltre 2400 (a andate a leggervi i commenti per capire se è o no una cosa innocente...).

Ma allora che cambia se anche gay e lesbiche sono sessisti maschilisti misogini e omofobi come quelli contro i quali alzano la cresta e puntano il dito?

Un po' di umiltà intellettuale perdio!!!

Paesanini vi griderebbe di sicuro FROCI DI MERDA!

Io, suo alter ego, mi limito a citarvi i famosi versi di una poesia di Sandro Penna


Beato chi è diverso
essendo egli diverso
guai a chi è diverso
essendo egli comune

martedì 22 dicembre 2009

15 buoni motivi per continuare a vietare i matrimoni gay in Italia

Un pensiero per Natale

1) Essere gay non è naturale. I veri italiani rifiutano ciò che è innaturale, come gli occhiali, le scarpe, il poliestere e l’ aria condizionata.

2) Il matrimonio gay spingerà le persone ad essere gay, allo stesso modo in cui vedere in giro persone alte fa diventare tutti alti.

3) Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada a ogni tipo di stile di vita folle. Le persone vorranno sposare i propri animali domestici, perché ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti civili per sposarsi, nonché la capacità di dichiararsi consenziente o meno al contratto giuridico.

4) Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non è mai cambiato minimamente; le donne infatti sono ancora una proprietà del marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha il diritto di vita e di morte sui figli, i neri non posso sposare i bianchi e il divorzio non esiste.

5) Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai gay di sposarsi. La santità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe distrutta.

6) I matrimoni eterosessuali sono validi perché sono fertili e producono figli. Le coppie gay, come anche quelle sterili e le persone anziane, non devono potersi sposare perché i nostri orfanotrofi sono vuoti e il mondo ha bisogno di più bambini.

7) Ovviamente i genitori gay tirerebbero su figli gay, proprio come da genitori eterosessuali nascono soltanto figli eterosessuali.

8 )Il matrimonio gay è vietato dalla religione. Dunque in una teocrazia come la nostra i valori di una religione devono essere imposti all’intera nazione. Ecco perché in Italia c’è una sola religione e tutti i bambini devono essere battezzati alla nascita.

9) I bambini non sarebbero mai sereni ed equilibrati senza un modello maschile e uno femminile a casa. Per questo nella nostra società quando un genitore è da solo, o perché è vedovo o perché è stato lasciato, gli vengono tolti anche i figli.

10) Il matrimonio gay cambierebbe i fondamenti della nostra società e noi non potremmo mai adattarci alle nuove norme sociali. Proprio come non ci siamo mai adattati alle automobili, al lavoro in fabbrica e all’allungamento della vita media.

11) Le relazioni gay non sono durature perché i gay per natura sono promiscui. Infatti i mariti etero e le mogli etero non hanno mai relazioni extraconiugali e non divorziano mai.

12) I bambini cresciuti da una coppia gay verrebbero derisi e discriminati dagli altri coetanei. A differenza di quelli con le orecchie a sventola, quelli con il naso grosso, quelli grassi, quelli effemminati, quelli di colore, quelli con la erre moscia, o quelli troppo bassi che sono accettati da tutti i coetanei e mai presi in giro da nessuno.

13) Perché la religione cattolica vieta l’atto omosessuale che è considerato peccato, e dunque loro non possono sposarsi ma possono farlo assassini, pedofili, maniaci sessuali, ladri, mafiosi, serial killer, truffatori, mercanti di organi, commercianti di bambini , di schiavi, di pellicce, papponi e chiunque non sia un omosessuale.

14) Perché il matrimonio omosessuale comporta l’atto omosessuale. Ma la Bibbia considera peccato l’atto omosessuale cosi come la masturbazione, i rapporti sessuali prima del matrimonio e i rapporti sessuali che non hanno il fine di procreare.

15) Perché verrebbe meno l’antica tradizione calcistica Italiana, dato che di sicuro ci saranno meno calciatori. Infatti si sa che i gay odiano il calcio e porteranno a odiarlo anche ai loro bambini impedendogli quindi di praticare qualsiasi tipo di sport che non sia danza classica, ginnastica ritmica, pattinaggio sul ghiaccio, shopping, manicure, lampada e bolle di sapone.

(dal blog Icone gay)

sabato 19 dicembre 2009

Pier Gianni Prosperini arrestato dalla Guardia di Finanza

il 16 dicembre, per corruzione e turbativa d'asta nell'ambito di appalti a società che hanno gestito la pubblicità televisiva per la regione Lombardia (fonte Corsera).

Assessore regionale allo sport e al turismo della Lombardia del PDL, Prosperini ha saputo che lo avrebbero arrestati prima dell'arresto stesso.

Prosperini è in diretta telefonica nel programma di Antennatre Forte e chiaro il conduttore Paolo Poletti legge le agenzie stampa e (malcelando un leggero gongolamento) spera di beccare l'arresto in diretta ma non gli va bene. Intanto Prosperini viene davvero arrestato.


Al di là di queste buffe  circostanze la notizia è degna di rilievo perché Prosperini, per chi non lo ricorda, è quel simpatico (sic!) signore che  nel 2007 rilasciò un'intervista al Giornale nella quale, tra le altre cose, a chi gli chiedeva di cosa avrebbe trattato nella puntata di un suo show televisivo rispose

«Della pagliacciata dei (censura) che a Roma hanno manifestato per i Dico. Non ho niente contro di loro. Convivano pure. Ma l’omosessualità è una devianza. Quindi niente famiglia e niente adozioni. Il gay dichiarato non può essere né insegnante, né militare, né istruttore sportivo».
Parte pacato ma poi si scalda.
«Ha visto il fotomontaggio di Benedetto XVI col dito medio alzato? Ci provino con la faccia di Maometto, se hanno i coglioni. Ecco, qua vien fora el mejo del dotor. Garrotiamoli, ho concluso».
Un castighetto da niente.
«Ma non con la garrota di Francisco Franco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta intorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia». (fonte Il Giornale) 18 marzo 2007

Affermazioni per le quali Fini (che oggi nessuno osa più criticare perché lui è l'unico che rema contro Berlusconi...) chiese le dimissioni.
Invece no.
Quando è stato arrestato era ancora assessore del Pdl...

Ecco un esempio della sua trasmissione...

Lo stesso signore, un anno prima, aveva suggerito che, sugli omosessuali, si deve usare il napalm...

Ora, come dice giustamente Gad Lerner sul suo blog,

Poco m’importa la nemesi storica per cui finisce in manette per tangenti un energumeno che diciassette anni fa strepitava minacce di forca ai politici corrotti dell’epoca. Questo in Italia è usuale. Ma il vero scandalo è che Prosperini faccia l’assessore.


Per, io che sono Paesanini, posso gongolare un po?

venerdì 4 dicembre 2009

E parliamo finalmente della campagna del governo contro l'omofobia...



Ora non per essere polemici ad ogni costo ma questo spot a cosa serve?

Gli omosessuali nello spot dove sono?
Non intendo quelli vestiti da donna o effeminati del film Il vizietto. Intendo gli e le omosessuali veri, concreti, quelli che vivono nella società.
Quelli(e) dove sono?
A nessuno danno fastidio omosessuali invisibili...
La gente ha da ridire quando gli e le omosessuali si comportano come tutti gli altri quando si scambiano effusioni (caste e discrete, come passeggiare mano nella mano, o darsi un casto bacio, o, semplicemente, indossare non già abiti femminili ma un abbigliamento diverso).
Se restano invisibili, non li si individua nemmeno.Se sono visibili non perché vestiti da carnevale ma in quanto persone vive che si comportanti come gli altri danno nell'occhio.
Questo spot dunque non centra il punto.
L'intolleranza non è nominale, astratta. L'omofobo non si chiede degli altri chi è frocio e chi è lesbica ma giudica la gente e le dà del frocio o della lesbica se i loro atteggiamenti non si conformano alla norma eterosessista.
Ricordate questo spot?


Pensare che quei ragazzi siano froci solo perché non ottemperano il cliché macho e maschilista... Quella è omofobia.

Lo spot del governo, mi spiace dirlo, sono solo soldi buttati, soldi nostri ovviamente mica del ministro Carfagna...