martedì 13 ottobre 2009

Matthew Wayne Shepard

Matthew Wayne Shepard (Casper, Wyoming, 1º dicembre 1976 – Fort Collins, Colorado, 12 ottobre 1998).



Subito dopo la mezzanotte del 7 ottobre 1998 Matthew Shepard incontrò in un bar Aaron James McKinney e Russell Arthur Henderson e chiese loro un passaggio a casa. Successivamente Shepard fu derubato, picchiato, legato ad una staccionata e lasciato lì a morire. Shepard fu trovato 18 ore dopo da un ciclista di passaggio, vivo e in stato di incoscienza. Aveva una frattura dalla nuca fino oltre l'orecchio destro. Parte del cervello era stata danneggiata in modo tale da risultare compromessa la capacità del suo corpo di regolare il battito cardiaco, la temperatura corporea e altre funzioni vitali.  I medici giudicarono le sue lesioni troppo gravi per poter essere operate. Shepard non riprese più conoscenza e rimase sempre in rianimazione. Morì alle 12.53 del 12 ottobre all'ospedale Poudre Valley a Fort Collins, in Colorado.

La polizia arrestò McKinney e Henderson poco dopo, trovando l'arma insanguinata, le scarpe della vittima e la carta di credito nel loro camion. I due assassini avevano cercato di procurarsi un alibi grazie alle loro fidanzate.

Durante le udienze entrambi i difensori usarono varie strategie per difendere le loro azioni. Quella più degna di nota fu la cosiddetta difesa da panico gay: i due sostennero di essere diventati temporaneamente incapaci di intendere e di volere per colpa delle avances sessuali che dichiararono di aver ricevuto dalla vittima. In un altro momento i due sostennero invece che loro volevano solamente rapinare Shepard, e non avevano mai avuto intenzione di ucciderlo.

Henderson fu dichiarato colpevole il 5 aprile 1999 e accettò di testimoniare contro McKinney per evitare la pena di morte; ricevette due condanne a vita, senza possibilità di essere rilasciato anticipatamente per buona condotta. McKinney venne dichiarayo colpevole di omicidio volontario. Quando si iniziò a considerare la pena di morte, i genitori di Shepard patteggiarono un accordo, che fruttò anche a lui due condanne a vita senza possibilità di essere rilasciato anticipatamente per buona condotta.

I genitori di Shepard dichiararono «Stiamo offrendo la sua vita in memoria di uno che non vive più».

fonte Wikipedia


1 commento:

Herm ha detto...

Sembra un racconto da Gente del Wyoming!!!
Terribile!
Un bacio Matt...
Herm