sabato 12 settembre 2009

Gay pestato a sangue due italiani gli aggressori

Ancora un gay aggredito. A Firenze, in piazza Salvemini, la notte tra il 9 e il 10 settembre, un ragazzo di 26 anni, poche ore dopo il presidio-fiaccolata unitario sui ponti fiorentini contro l'omo/transfobia, è stato pestato a sangue da due italiani. Il ragazzo stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa in un locale gay fiorentino.
A rendere noto l'episodio è l'Arcigay Firenze "Il Giglio Rosa", in contatto diretto con il ragazzo e la famiglia. "Siamo vicinissimi al ragazzo e alla sua famiglia, e siamo scossi dal fatto che anche la città di Firenze sia protagonista di un episodio di inaudita violenza ai danni di una persona omosessuale, proprio a poche ore dalla grossa mobilitazione contro la violenza omofobica che aveva visto una straordinaria partecipazione della cittadinanza. Il ragazzo - prosegue l'associazione - era stato avvicinato e minacciato da due uomini nel corso della serata di mercoledì all'interno di un locale gay del centro. I due erano stati allontanati dai gestori. Intorno alle 3 del mattino, il giovane sarebbe uscito dal locale e si sarebbe diretto a piedi verso Piazza Salvemini, dove i due uomini, di circa 35 e 40 anni, lo avrebbero aspettato e gli si sarebbero scagliati contro a mani nude. Il ventiseienne è stato trovato in un bagno di sangue da alcuni amici e accompagnato a casa in auto intorno alle 5".
Giovedì mattina il ragazzo è stato portato al Pronto Soccorso e successivamente ricoverato d'urgenza. Gli sono state diagnosticate, oltre che contusioni e tumefazioni, molteplici fratture: agli zigomi, alla mandibola e al naso.
"Questo pomeriggio - fa sapere l'Arcigay Firenze - sarà operato. Al momento il giovane gay è ancora sotto choc. Chiediamo però la collaborazione di tutte e tutti affinchè possano essere individuati dagli inquirenti i due aggressori. Nel frattempo, oltre a fornire alla famiglia un primo aiuto psicologico, abbiamo dato mandato ai legali della nostra associazione, avvocati Alessandro Traversi e Paola Pasquinuzzi, di raccogliere la denuncia del ragazzo. Invitiamo autorità e istituzioni a non considerarlo come un episodio isolato e chiediamo agli inquirenti di indagare accuratamente affinchè gli aggressori possano essere identificati e fermati quanto prima. Chiediamo a tutta la comunità lgbt di non avere paura, ma soprattutto di rimanere compatta e continuare con coraggio e determinazione il percorso di sensibilizzazione e isolamento delle frange violente in città. Valuteremo assieme alle altre sigle e associazioni fiorentine e nazionali quale risposta dare all'ennesimo episodio di violenza ai danni della comunità lgbt che coinvolge il nostro paese"
Repubblica

Picchiato davanti a un bar per omosessuali. Ha gli zigomi e il naso fratturati
L'Arcigay: "Non dobbiamo aver paura. Serve isolare le frange violente"
Firenze, calci e pugni contro un gay
aggredito nel giorno anti-omofobia

Firenze, calci e pugni contro un gay aggredito nel giorno anti-omofobia

Striscione su un ponte a Firenze
FIRENZE - Era il giorno della manifestazione contro l'omofobia organizzata sull'Arno a Firenze. Nella notte, davanti ad un bar per gay, due giovani hanno pestato a sangue un omosessuale di 26 anni. "Brutto frocio - gli hanno gridato - prendi queste". E a suon di pugni, gli hanno fratturato entrambi gli zigomi e il naso.

E' accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì ma solo oggi l'Arcigay di Firenze ha reso pubblica la denuncia. "I genitori del ragazzo ferito non sapevano che il figlio era omosessuale. Ora però le cose sono chiare e abbiamo incaricato i nostri legali di presentare denuncia alla polizia". Ricoverato in ospedale, il giovane picchiato è stato operato mentre gli agenti hanno sequestrato i filmati ripresi dalle telecamere fisse vicino al locale in piazza Salvemini dove è avvenuta l'aggressione nella speranza di recuperare immagini utili per l'indagine.

"Quella sera - spiegano all'Arcigay Giglio Rosa - il nostro amico era in locale per omosessuali. Ha attaccato discorso con due giovani ma quelli l'hanno apostrofato con male parole. Brutto finocchio. Noi siamo etero, gli hanno detto. Il padrone del locale ha preferito buttare fuori quei due che però hanno giurato vendetta e all'uscita dal bar, alle tre di notte, hanno aggredito il nostro amico".

"Bisogna isolare le frange violente della città", dice l'Arcigay, e chiede "a tutta gli iscritti di non avere paura", ma gli omosessuali sono spaventati. Troppi episodi di intolleranza verso i gay in questi giorni per non credere in una recrudescenza omofoba. A Roma, dopo le coltellate e le bottigliate di "Svastichella" per un bacio omosessuale e le bombe incendiarie sul portone del locale che ospita "Muccassassina", la festa gay più famosa d'Italia, nella Gay Street della Capitale una settimana fa sono state lanciate due bombe carta contro un bar gay.
Repubblica

1 commento:

Herm ha detto...

"Si chiama Luca Campanoni il varesino originario di Legnano arrestato ieri mattina dalla Squadra Mobile di Firenze con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un omosessuale 26enne nei pressi di un locale notturno del capoluogo toscano la notte dell'11 settembre scorso. Residente a Cassano Magnago era da quelle parti insieme a un collega artigiano di Busto Arsizio la cui posizione resta ancora da vagliare dopo essere stato lungamente sentito dalla Polizia fiorentina che ha inviato nel Varesotto i suoi uomini proprio per raccogliere la sua posizione. Al momento non risultano provvedimenti a suo carico. Secondo quanto si apprende avrebbe confermato la versione fornita da Campanoni, ovvero di una 'scomposta reazione' ad alcune avance che la vittima dell'aggressione avrebbe fatto nei confronti del 32enne bloccato in un appartamento di Villamagna a Bagno a Ripoli (Firenze), dove da un paio di mesi aveva trovato alloggio alloggia. Una versione smentita, pero', dagli amici del 26enne finito in ospedale. La Mobile ha sequestrato nell'appartamento dove Campanoni alloggiava, una felpa e un paio di jeans sporchi di sangue."
da "la Repubblica" de il 14/09/2009
Herm